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Come si cura la parodontite cronica

Foli Odontoiatria

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Come si cura la parodontite cronica
Scopri come si cura la parodontite cronica, i sintomi e i trattamenti efficaci. Approfondisci con Foli Odontoiatria.

Tabella dei Contenuti

La parodontite è una malattia che colpisce silenziosamente milioni di persone in tutto il mondo. Conosciuta un tempo come “piorrea”, è un’infezione cronica che danneggia progressivamente le gengive e i tessuti che sostengono i denti. In Italia interessa una larga parte della popolazione adulta, ma spesso viene sottovalutata perché nei primi stadi non provoca dolore.

La domanda che molti pazienti pongono ai dentisti è sempre la stessa: “come si cura la parodontite cronica?”. La risposta è chiara: con trattamenti professionali e controlli regolari, mai con rimedi improvvisati o soluzioni casalinghe.

Molti pazienti, cercando su internet, scrivono domande come “come sgonfiare le gengive in poco tempo” o “cosa fare se sanguinano le gengive”. Questi sono segnali che spesso indicano l’inizio di un problema più serio. La parodontite non si risolve da sola: occorre un approccio strutturato, gestito da un odontoiatra esperto.

In questo articolo vedremo:

  • che cos’è la parodontite e perché non va confusa con la gengivite;
  • quali sono i sintomi a cui prestare attenzione;
  • perché le gengive si ritirano e cosa significa;
  • come si cura la parodontite cronica negli studi odontoiatrici moderni;
  • quali accorgimenti si possono adottare a casa;
  • come prevenire la malattia e mantenere denti e gengive sani a lungo.

Che cos’è la parodontite e quali sono i sintomi

La parodontite è un’infezione batterica che colpisce il parodonto, cioè l’insieme dei tessuti che tengono saldo il dente: gengiva, osso alveolare, legamento parodontale e cemento radicolare. Quando questi tessuti si ammalano, i denti perdono stabilità.

All’inizio può sembrare una semplice gengivite, con arrossamento e sanguinamento durante lo spazzolamento. Ma, se non trattata, l’infiammazione si estende in profondità, creando le cosiddette “tasche gengivali”: spazi patologici tra gengiva e dente che diventano un rifugio per i batteri.

I sintomi più comuni da tenere sotto controllo sono:

  • gengive che sanguinano facilmente, anche solo passando il filo interdentale;
  • gengive gonfie, dolenti o che si ritraggono;
  • alitosi persistente, anche dopo l’igiene orale;
  • denti che si muovono o sembrano più lunghi;
  • sensibilità al caldo e al freddo;
  • cambiamenti nell’occlusione, con denti che non combaciano più come prima.

Questi segnali non vanno ignorati: rappresentano una richiesta d’aiuto da parte del cavo orale. Solo una diagnosi precoce può fermare la progressione della malattia.

Come si cura la parodontite cronica

Perché si infiammano e si ritirano le gengive

Una delle domande più frequenti è: “perché si ritirano le gengive?”.

Le gengive sane aderiscono bene ai denti, proteggendoli. Quando la placca batterica non viene rimossa correttamente, si trasforma in tartaro e scatena una reazione infiammatoria. Col tempo, l’infiammazione cronica fa sì che le gengive perdano la loro adesione al dente, ritirandosi.

Oltre alla scarsa igiene orale, ci sono fattori che accelerano questo processo:

  • il fumo, che riduce l’ossigenazione dei tessuti;
  • il diabete non controllato, che favorisce infezioni gengivali;
  • una predisposizione genetica, che rende alcuni pazienti più vulnerabili;
  • uno spazzolamento scorretto, troppo aggressivo o con spazzolini non adatti;
  • stress e alimentazione povera di nutrienti, che indeboliscono il sistema immunitario.

Le gengive che si ritirano non ricrescono da sole. È quindi fondamentale intervenire subito, prima che la retrazione causi la perdita di supporto osseo.

Come si cura la parodontite cronica

La parodontite cronica non si cura con rimedi casalinghi né con collutori generici. Serve un trattamento odontoiatrico professionale, basato su protocolli scientifici.

La cura segue più fasi:

1. Diagnosi accurata
Si effettua un sondaggio parodontale per misurare la profondità delle tasche gengivali e radiografie per valutare la quantità di osso residuo. Questa fase è fondamentale per pianificare il trattamento.

2. Terapia causale
Viene eseguita la detartrasi profonda (scaling e root planing), che consiste nella rimozione di placca e tartaro sopra e sotto gengiva. In alcuni casi si utilizza anche il laser parodontale per ridurre i batteri in profondità.

3. Terapie chirurgiche (se necessarie)
Nei casi avanzati, quando la perdita ossea è significativa, si può ricorrere a tecniche rigenerative per ricostruire il tessuto perso. In altri casi, la chirurgia resettiva riduce la profondità delle tasche, facilitando la pulizia quotidiana.

4. Fase di mantenimento
Il vero successo della terapia si misura nel tempo: senza controlli regolari e igiene professionale ogni 3–6 mesi, la malattia tende a ripresentarsi.

Come si cura la parodontite cronica

Quanto è importante l’igiene orale quotidiana

Molti pazienti pensano: “cosa posso fare da solo per curare la parodontite?”. È importante essere chiari: la parodontite non si cura a casa, ma il paziente ha un ruolo fondamentale nel mantenerla sotto controllo.

Una corretta routine domiciliare include:

  • spazzolare i denti almeno due volte al giorno con uno spazzolino morbido;
  • usare il filo interdentale o scovolini per rimuovere la placca negli spazi tra i denti;
  • utilizzare collutori specifici solo se consigliati dall’odontoiatra;
  • seguire un’alimentazione equilibrata, limitando zuccheri semplici e cibi molto acidi.

Ignorare questi accorgimenti significa vanificare le cure professionali. Per questo, il successo del trattamento dipende al 50% dal dentista e al 50% dalla collaborazione del paziente.

La differenza tra gengivite e parodontite

È frequente confondere la gengivite con la parodontite.

  • La gengivite è un’infiammazione superficiale delle gengive. Provoca gonfiore, sanguinamento e talvolta dolore, ma non comporta perdita di osso. È reversibile se trattata tempestivamente con igiene professionale e corretta pulizia a casa.
  • La parodontite, invece, è più profonda: colpisce l’osso e il legamento che sostengono i denti. Una volta iniziata, può essere solo controllata, non completamente guarita.

In altre parole: ogni parodontite comincia con una gengivite trascurata, ma non tutte le gengiviti diventano parodontite. La chiave è intervenire subito, al primo segnale di sanguinamento gengivale.

Con la piorrea si possono mettere denti fissi?

Chi soffre di parodontite spesso teme di non poter più riavere denti fissi. La domanda comune è: “con la piorrea si possono mettere impianti dentali?”.

La risposta è sì, ma a determinate condizioni. Prima di inserire un impianto, è necessario stabilizzare la salute gengivale ed eliminare l’infezione attiva. Inserire un impianto in un cavo orale con parodontite non curata aumenta il rischio di fallimento.

Grazie alle moderne tecniche, è possibile trattare la parodontite e poi riabilitare la bocca con protesi fisse o impianti dentali. Presso Foli Odontoiatria, la parodontologia e l’implantologia lavorano insieme, offrendo soluzioni personalizzate anche nei casi complessi.

Parodontite e stili di vita: cosa evitare

Curare la parodontite non significa solo sottoporsi a terapie in studio: occorre anche modificare lo stile di vita.

Il fumo, ad esempio, è uno dei principali nemici della salute gengivale. I fumatori hanno un rischio doppio o triplo di sviluppare parodontite rispetto ai non fumatori e rispondono peggio alle terapie.

Anche lo stress e un’alimentazione squilibrata indeboliscono il sistema immunitario, rendendo l’organismo meno capace di difendersi dall’infezione batterica.

Per supportare le cure, è consigliabile:

  • smettere di fumare;
  • limitare l’alcol;
  • adottare una dieta ricca di frutta e verdura;
  • dormire a sufficienza;
  • gestire lo stress con attività fisica o tecniche di rilassamento.

Come prevenire la parodontite

La prevenzione resta l’arma più efficace contro la parodontite.

Un paziente attento può ridurre drasticamente il rischio di sviluppare la malattia seguendo alcune regole semplici:

  • visite odontoiatriche regolari, almeno una volta l’anno;
  • sedute di igiene professionale ogni 6 mesi (o più spesso se consigliato);
  • attenzione a ogni segnale di sanguinamento o retrazione gengivale;
  • uso costante di spazzolino, filo e scovolini.

La parodontite cronica è una malattia che può essere controllata, ma mai trascurata. Il vero segreto è intercettarla subito, quando i sintomi sono ancora lievi.

Conclusione: come si cura la parodontite cronica

La parodontite cronica non è una condanna irreversibile, ma una malattia che richiede attenzione e cure costanti. Non bastano rimedi casalinghi per sgonfiare le gengive: solo un percorso personalizzato e gestito da un odontoiatra esperto può fermare l’infezione e salvare i denti.

Abbiamo visto che la parodontite si cura attraverso diagnosi precise, terapie professionali, igiene domiciliare accurata e controlli regolari. Il paziente, da parte sua, deve collaborare adottando buone abitudini quotidiane e uno stile di vita sano.Presso Foli Odontoiatria a Genova, l’approccio multidisciplinare permette di trattare anche i casi complessi, offrendo soluzioni efficaci e durature. La salute delle gengive è la base di un sorriso forte e stabile: non aspettare che sia troppo tardi per intervenire.